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Soldati italiani hanno addestrato torturatori in Iraq?

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07606

Atto n. 4-07606

Pubblicato il 31 maggio 2017, nella seduta n. 834

COTTI , CAPPELLETTI , GIARRUSSO – Al Ministro della difesa. –

Premesso che:

da notizie di stampa (“l’Espresso” del 30 maggio 2017) si apprende degli abusi perpetrati dall’esercito di Baghdad sui civili sospettati di avere avuto rapporti con i jihadisti;

secondo la dettagliata cronaca giornalistica, le persone verrebbero picchiate e seviziate nella casa delle torture della task force antiterrorismo dell’armata di Baghdad denominata Erd (Emergency response division);

il fotografo iracheno Ali Arkady, 34 anni, sarebbe stato “autorizzato” a seguire il lavoro dei soldati iracheni, documentando gli orrori di una guerra, che in Iraq dura ormai da 14 anni;

in particolare, i soldati iracheni autori delle torture, come riportato nel servizio giornalistico citato, avrebbero dichiarato ad Ali Arkady di essere stati addestrati anche dagli italiani;

espressocon riferimento al periodo in cui sarebbero state registrate le torture, risulta che l’Italia facesse parte di una coalizione multinazionale operante in Iraq, partecipando così a diverse missioni e a specifiche attività di addestramento delle forze militari irachene, principalmente a Erbil e a Baghdad, con l’impiego di circa 200 militari, 120 dei quali istruttori;

più precisamente, a Baghdad e a Kirkuk, risulta che gli uomini delle forze speciali italiane abbiano addestrato i militari iracheni dell’antiterrorismo “Counter terrorism service” (CTS) e le forze speciali delle forze di sicurezza curde, e che alla fine del giugno 2015 sarebbe stata attivata nella capitale irachena una task force dei Carabinieri di circa 90 unità, con il compito di addestrare gli agenti della polizia federale irachena destinati ad operare nei territori liberati dall’Isis,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia conoscenza dei fatti esposti;

quali interventi di addestramento delle forze militari e di polizia irachene, in dettaglio, siano stati compiti dai militari italiani impegnati in Iraq e se l’addestramento sia ancora in essere e da quali reparti italiani sia condotto;

se intenda smentire le dichiarazioni e le risultanze di cui alla suddetta cronaca giornalistica;

se non ritenga opportuno avviare un’inchiesta interna, atta a verificare la correttezza della condotta di addestramento delle forze militari e di polizia irachene;

se non ritenga opportuno sospendere le attività di addestramento delle forze militari e di polizia irachene, laddove ancora in essere.tortura

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