Il 23 dicembre scorso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione per la convocazione nel 2017 di una Conferenza per negoziare uno strumento che vieti le armi nucleari. L’Italia ha votato favorevolmente. Una bellissima notizia, se non fosse che quel voto italiano potrebbe essere stato ‘un errore involontario’.
Tre mesi prima infatti, esattamente il 27 ottobre scorso, durante i lavori del Primo comitato dell’Assemblea che si occupa di disarmo e questioni di sicurezza internazionale, il rappresentante italiano aveva espresso voto contrario alla risoluzione. Poi, a dicembre, il cambio di rotta.
Cosa è successo realmente? E’ quello che il M5S chiede al governo, con un’interrogazione al Ministro degli Affari Esteri, primo firmatario Roberto Cotti
Soprattutto si chiede chiarezza su alcune ricostruzioni secondo le quali il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale avrebbe scritto al segretario generale dell’ONU per comunicare che la posizione favorevole dell’Italia espressa il 23 dicembre 2016 deve intendersi come un involontario errore in fase di votazione.
Il governo deve chiarire una volta per tutte quale sia la posizione ufficiale dell’Italia su una risoluzione storica per la messa a bando delle armi nucleari.