Il ricordo oggi in Senato di Roberto Cotti del M5S, della deputata laburista pacifista assassinata qualche giorno fa.
Solo il M5S ha ricordato che in un suo articolo, pubblicato il 14 giugno, la Cox chiedeva al governo britannico di interrompere la vendita di armi all’Arabia Saudita, che li usa nella guerra in Yemen, di cui le prime vittime sono i bambini.Analoga richiesta in Italia è stata presentata formalente dal M5S e da Roberto Cotti nei confronti della vendita di armi prodotte in Sardegna a Domusnovas dalla RWM Italia spa e anch’esse usate dall’Arabia nella guerra civile in Yemen.
Il caso “Cox” sta restituendo un’immagine di un’attivista dura, senza paura contro gli abusi di potere e i crimini contro i bambini. Emergono le sue impavide azioni politiche nazionali e internazionali dettate dalla sua forza e tenacia nel denunciare pubblicamente le lobby delle armi del proprio Paese, ma non solo.
Inaspettatamente e con mossa sconvolgente, a seguito di pesanti pressioni dei sauditi e dei loro alleati, la notte del lunedì 6 giugno 2016 il segretario generale aveva rimosso la coalizione guidata dall’Arabia Saudita dalla lista della vergogna. La Cox, contro il suo stesso governo, non ci pensò due volte a denunciare tale azione poiché rappresentava un pericoloso e dannoso precedente, indeboliva la credibilità del report e uno dei pochi concreti meccanismi internazionali per controllare gli abusi sui bambini durante una guerra, ignorava l’ormai schiacciante prova di violazioni del diritto internazionale umanitario in Yemen, alcune delle quali potrebbero costituire crimini di guerra.
Nel solo 2015 l’Inghilterra, e l’Italia non è da meno, ha venduto all’Arabia Saudita armi per 6 miliardi di sterline. Lo denunciaVA la stessa Cox: “And finally, the government should immediately suspend arm sales to any party that risks using them in violation of international law. The UK is one of the largest suppliers of arms to Saudi Arabia with sales reaching £6 billion last year”.