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Esercitazione Nato Trident Juncture 2015: ennesima violenza alla Sardegna

Roma, Senato della Repubblica, 21 ottobre 2015

Esercitazione Nato Trident Juncture 2015, di seguito quanto dichiarato in Senato dal portavoce cinquestelle Roberto Cotti.

“Siamo dinanzi all’ennesima esercitazione alla violenza, perpetrata utilizzando, tra gli altri, il territorio della mia terra: la Sardegna. Perché da decenni la Sardegna viene usata per scopi di vera e propria preparazione di eventi bellici, senza che chi governa e chi ha governato a Roma ed a Cagliari riescano a spiegare alla popolazione quali siano gli scopi diretti ed indiretti di questa attività? In questi giorni vediamo svolgersi una esercitazione che si inserisce in una incessante attività bellica, devastante dal punto di vista ambientale e della salute dei militari e della popolazione civile, ma soprattutto inaccettabile dal punto di vista etico, perché prepara le nostre ed altrui forze a sbarchi, cannoneggiamenti e bombardamenti che nulla hanno a che fare con la difesa del nostro territorio, ma piuttosto con la preparazione all’invasione di territori altri e alle aggressioni di popoli lontani, mai in grado di minacciare i nostri cittadini, a casa nostra. Perché nessuno ha mai voluto calcolare i reali costi sopportati dall’Isola per via di questa incessante attività di preparazione bellica, considerando il mancato avvio di attività economiche incompatibili con le manovre militari? Nonostante la mancanza di studi precisi e divulgati pubblicamente, ci vuol poco a capire che i costi sopportati dalla Sardegna, per queste attività, per questa coloniale occupazione del nostro territorio, sono enormemente superiori a quelli che verrebbero sopportati andando a svolgere le stesse attività in qualche parte desertica del nostro pianeta, sempre che si riesca a dimostrare che queste esercitazioni servano alla sicurezza di qualcuno, e non ad aggravare i problemi di sicurezza mondiale”.
“Fa riflettere il fatto – conclude il senatore Cotti – che quando si tratta di contestare questo tipo di attività, violente e colonialiste, politici sardi di opposti schieramenti si ritrovino associati tra loro, ma non con il Movimento di cui fa parte il sottoscritto, evidentemente uniti dal fallimento dei vari governi regionali che a turno si sono alternati nel contrastare, più o meno debolmente, ma comunque debolmente, i loro riferimenti governativi romani. L’esercitazione Trident Juncture, prova muscolare di un modello di difesa pericoloso quanto obsoleto, è l’ennesimo atto di arroganza di poteri militaristi internazionali, che colpisce le incolpevoli popolazioni di Sardegna, ai cittadini che tengono ad una convivenza civile non rimane che protestare, come faranno i sardi in prossimità della base militare di Teulada i prossimi 31 Ottobre e 3 Novembre”.

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