ELEZIONI EUROPEE, CIRCOSCRIZIONE SARDEGNA ADDIO
NULLA DA FARE PER GLI EMENDAMENTI CHE AVREBBERO
ASSICURATO LA RAPPRESENTANZA SARDA IN EUROPACOTTI (M5S): “ORA AMMUINA DEI PARLAMENTARI PD MA LORO
PARTITO E’ PRIMO RESPONSABILE DELLA BOCCIATURA
DELLA CIRCOSCRIZIONE SARDEGNA”Roma, 19 marzo 2014 – E’ ufficiale, nulla da fare per la Circoscrizione Sardegna alle prossime elezioni europee. Così l’Isola ha perso oggi, alle 12.43, la possibilità di poter eleggere con certezza dei propri europarlamentari. I tre emendamenti presentati sul ddl 1224 in discussione al Senato (recante “Equilibrio di genere elezioni Parlamento europeo”), che pure avrebbero consentito una rappresentanza sarda in Europa, sono stati infatti tutti respinti dall’aula di Palazzo Madama. Anche la possibilità di mettere all’ordine del giorno i disegni di legge (uno del M5S a prima firma Cotti e uno del PD) identici agli emendamenti bocciati oggi sembra allontanarsi definitivamente, dato che difficilmente il Senato si pronuncerebbe diversamente da come oggi ha votato sugli emendamenti.
“Una vergogna fin troppo annunciata, che ho cercato di impedire fin dal luglio 2013 e che ha visto la regia della maggioranza di governo, del Pd in particolare”. Così Roberto Cotti ha commentato il risultato dell’ennesima debacle sarda, aggiungendo: “E inutile che ora i parlamentari del Pd facciano ammuina, la verità, la spiegazione su quanto accaduto è scritta nella storia più recente, nelle carte e nei tempi di questa loro maldestra azione politica, nuovamente tardiva e contro gli interessi dell’Isola”.
Il parlamentare del Movimento 5 Stelle tiene a precisare che prima del voto sui tre emendamenti (oltre a quello a prima firma Cotti del Movimento 5 Stelle sono stati presentati altri tre emendamenti quasi identici, uno con prima firma di Mauro per i Popolari per l’Italia, uno con prima firma Lai ed altri per il Pd e l’ultimo a firma Calderoli per la Lega) il Governo si è rimesso alle decisioni dell’Aula, mentre la relatrice del provvedimento, Doris Lo Moro (Pd), si è detta contraria agli stessi.
“Vorrei ricordare – ha aggiunto Cotti – che gli annali parlamentari sono ricchi di storia e spunti di riflessione, basterebbe ad esempio richiamare in proposito le occasioni volutamente perdute, in precedenza, dai parlamentari sardi, ad esempio quella più eclatante che vide Gavino Angius, capogruppo del Pds al Senato, votare contro l’istituzione della Circoscrizione Sardegna, un voto che fece la differenza e che all’epoca impedì il raggiungimento dello storico obiettivo. Ormai da oltre un decennio il PD in Sardegna sollecita l’approvazione della circoscrizione elettorale dedicata, ma poi a livello nazionale non fa nulla per perseguire questo scopo”.
Così conclude il senatore Cotti: “Fin dal luglio 2013 giace ben chiuso in un cassetto del Senato un ddl recante “Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernenti l’istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna nell’ambito della elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”, a mia prima firma. Un altro analogo è stato presentato dai Senatori sardi del Pd. Ebbene, perchè non li si è calendarizzati e discussi in aula (il Pd aveva i numeri per farlo) e nemmeno in commissione Affari costituzionali? E soprattutto, chi è il presidente della Commissione? Ah, sì, certo: è la siciliana Anna Finocchiaro del Pd”.